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TEXT_5002_Mi chiamano MimÏ.txt
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1998-04-23
|
2KB
|
106 lines
La Bohème
Giaccomo Puccini
Mimì:
(E' un po' titubante, poi si decide a palare;
sempre seduta)
Sì.
Mi chiamano Mimì,
Ma il mio nome è Lucia.
La storia mia
E` breve: A tela o a seta
Ricamo in casa e fuori…
Son tranquilla e lieta,
Ed è mio svago
Far gigli e rose.
Mi piaccion quelle cose
Che han si dolce malia
Che parlano d'amor, di primavere.
che parlano di sogni e di chimere,
Quelle cose che han nome poesia…
Lei m'intende?
Rodolfo:
(commosso)
Sì.
Mimì:
Mi chiamano Mimì,
Il perchè non so.
Sola, mi fo
Il pranzo da me stessa
Non vado sempre a messa,
Ma prego assai il Signor.
Vivo sola, soletta,
Là in una bianca cameretta;
Guardo sui tetti e in cielo,
Ma quando vien lo sgelo,
Il primo sole è mio;
Il primo bacio dell'aprile è miò!
Il primo sole è miò!
Germoglia in un vaso una rosa…
Foglia a foglia la spio!
Così gentil il profumo d'un fior.
Ma i fiori ch'io faccio, ahimè!…
i fiori ch'io faccio,
Ahimè! Non hanno adore!
Altro di me non le saprei narrare.
Sono la suà vicina
Che la vien fuori d'ora
a importunare.
Schaunard:
(dal cortile)
Ehi! Rodolfo!
Colline:
Rodolfo!
Marcello:
Olà! Non senti?
(Alle grida degli amici, Rudolfo s'impazienta)
Lumaca!
Colline:
Poetucolo!
Schaunard:
Accidenti al pigro!
(Sempre pi√π impaziente, Rudolfo a tentoni si
avvia alla finestra e l'apre spingendosi un poco
fuori per rispondere agli amici che sono gi√π nel
cortile; dalla finestra aperta entrano i raggi lunari,
rischiarando cosi la camera)
Rodolfo:
(alla finestra)
Scrivo ancor tre righe a volo.
Mimì:
(avvicinandosi un poco alla finestra)
Chi son?
Rodolfo:
(a Mimì)
Amici.
Schaunard:
Sentirai le tue…
Marcello:
Che te ne fai lì solo?
Rodolfo:
Non son solo. Siamo in due.
Andate da Momus, tenete il posto,
Ci saremo tosto.
(Rimane alla finestra, ande assicurarsi
che gli amici se ne vanno)
Marcello, Schaunard e Colline:
(allontanandosi)
Momus, Momus, Momus,
zitti e discreti andiamocene via.
Momus, Momus!
Momus, il poeta
Trovò la poesià!
(Mimì si è avvincinata ancor più alla finestra
per modo che i raggi lunari la illuminano;
Rodolfo, volgendosi, scorge Mimì avvolta come
da un lembo di luce, e la contempla, quasi estatico)